Le obbligazioni sono da sempre l’opzione preferita dagli investitori che cercano titoli a reddito fisso stabili e sicuri in periodi di incertezza. Eventi recenti, come la recessione economica globale e le tensioni geopolitiche, hanno accresciuto l’apprezzamento e la preferenza per le obbligazioni, facendone una classe di asset oggi molto ricercata.
Per obbligazione si intende uno strumento finanziario a reddito fisso che ricalca lo stesso concetto del prestito. Si tratta di un accordo formale tra un investitore noto come “prestatore” e un’entità mutuataria nota come “emittente”.
L’emittente delle obbligazioni può essere un governo, una società, una città o un comune. In genere, le obbligazioni sono emesse per raccogliere fondi da destinare a progetti specifici. Se decidi di investire in obbligazioni, di fatto presti denaro in qualità di creditore.
Le obbligazioni presentano terminologie specifiche che ne definiscono la struttura e le caratteristiche. Conoscerle permette di comprendere appieno le complessità associate a questo strumento finanziario e il suo funzionamento.
Ecco alcune terminologie chiave associate al concetto di obbligazioni.
Il concetto alla base delle obbligazioni è che gli investitori prestano denaro all’emittente dell’obbligazione in cambio del pagamento regolare di interessi (tasso cedolare) per un determinato periodo e viene loro restituito il capitale alla scadenza.
Le obbligazioni sono principalmente di due tipi:
Si tratta di obbligazioni emesse esclusivamente dal governo di un determinato Paese. Sono a basso rischio perché sono garantite dal credito sovrano di un governo nazionale. Inoltre, assicurano la stabilità dell’investimento in quanto la probabilità di default è notevolmente ridotta.
Tuttavia, sono fortemente condizionati dalle politiche economiche e fiscali del governo. I titoli di Stato comportano anche il costo opportunità di rendimenti più elevati offerti dalle obbligazioni societarie e dalle classi di asset più rischiose.
Le obbligazioni emesse da aziende od organizzazioni per raccogliere fondi per le loro iniziative, quali espansione, ricerca e sviluppo, sono chiamate obbligazioni societarie. Offrono un rendimento più elevato rispetto ai titoli di Stato per compensare l’alto profilo di rischio. È questo uno dei motivi principali per cui molti investitori scelgono di investire in obbligazioni societarie.
Le obbligazioni societarie abbracciano un’ampia gamma di settori, consentendo agli investitori di diversificare il proprio portafoglio. Dato che la performance di mercato dei diversi settori varia, questa diversificazione garantisce una maggiore mitigazione del rischio.
Inoltre, le obbligazioni societarie consentono una rivalutazione del capitale a seconda delle condizioni di mercato e della performance della società emittente. Il risultato è una portata più ampia del rendimento complessivo dell’investimento.
È possibile negoziare le obbligazioni sul mercato secondario e il rendimento è un parametro chiave della loro domanda. In altre parole, il rendimento è il ritorno sull’investimento che un obbligazionista può ottenere detenendo una determinata obbligazione fino alla scadenza. Sono inclusi i pagamenti di cedole o interessi, il prezzo di mercato corrente e il tempo rimanente fino alla scadenza dell’obbligazione. Si calcola dividendo il tasso cedolare per il prezzo corrente (cedola ÷ prezzo corrente = rendimento).
I tassi di interesse presentano una relazione inversa rispetto al valore delle obbligazioni. Se i tassi d’interesse attuali scendono, le obbligazioni più vecchie saranno più allettanti (domanda elevata), dato che sono state vendute in precedenza a un tasso d’interesse più elevato e, quindi, hanno cedole più alte. In queste condizioni di mercato, gli investitori con obbligazioni più vecchie possono richiedere un “sovrapprezzo” per venderle sul mercato secondario.
Al contrario, quando i tassi d’interesse aumentano, le obbligazioni più vecchie perdono valore (minore domanda), poiché le cedole hanno un tasso relativamente basso rispetto alla data di acquisto. Ciò consente di negoziare le obbligazioni più vecchie a un tasso “scontato”.
A prescindere dalla situazione, è sempre fondamentale adottare una prospettiva di lungo termine. Quando i prezzi delle obbligazioni sono scontati, gli investitori possono beneficiare di rendimenti più elevati alla scadenza delle obbligazioni. Il ribilanciamento dei portafogli durante le fasi di ribasso dei mercati consente di acquistare obbligazioni a prezzi inferiori.
Le obbligazioni sono un investimento fisso che garantisce la restituzione del capitale alla scadenza. Perciò assicurano la conservazione del valore nominale dell’investimento e sono un’ottima scelta per gli investitori con minore tolleranza al rischio.
Oltre al capitale garantito alla scadenza, le obbligazioni generano un reddito fisso grazie al pagamento di cedole a intervalli regolari. Il tasso cedolare non è influenzato dalle condizioni di mercato e garantisce un reddito stabile e regolare.
Investire in diverse obbligazioni e in altre classi di asset, in generale, contribuisce a diversificare il portafoglio e a mantenerlo stabile in qualsiasi condizione di mercato. Così è possibile adottare la strategia, ormai consolidata, di non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Perciò, anche se una categoria di obbligazioni non dovesse registrare un buon rendimento, le altre possono mantenere un andamento stabile o favorevole.
È generalmente noto che gli investimenti a reddito fisso sono meno rischiosi di molte altre classi di investimenti. Questo perché rischi macroeconomici come crisi economiche ed eventi geopolitici in genere sono meno rilevanti per gli asset a reddito fisso.
Grazie alla scadenza predeterminata e al pagamento di cedole fisse (interessi), i ricavi obbligazionari sono più prevedibili rispetto ad altre opzioni di investimento dinamiche. Inoltre, la garanzia del ritorno del capitale alla scadenza aiuta a pianificare meglio finanze e strategie di investimento.
I valori di mercato delle obbligazioni sul mercato secondario sono influenzati dalle fluttuazioni dei tassi di interesse. In genere, i tassi di interesse e il prezzo delle obbligazioni presentano una relazione inversa.
Dato che con l’inflazione il potere d’acquisto diminuisce, le obbligazioni a tasso fisso potrebbero non essere in grado di stare al passo con il crescente costo della vita, riducendo così i profitti effettivi degli investitori.
È il rischio associato alla possibilità che l’emittente di un’obbligazione smetta di pagare gli interessi o non rimborsi il capitale.
A seconda delle condizioni di mercato, talvolta le obbligazioni possono perdere la liquidità, ostacolandone la vendita ai prezzi previsti. La scarsa commerciabilità può impedire di convertire le obbligazioni in contanti in caso di emergenza.
Le obbligazioni con caratteristiche callable consentono all’emittente di rimborsare le obbligazioni prima della scadenza. Il rischio è che gli investitori debbano reinvestire quando i tassi d’interesse scendono e le condizioni di mercato appaiono sfavorevoli nel lungo periodo.
Fai una valutazione dettagliata della tua attuale situazione finanziaria. Considera il tuo reddito, le spese, le attività e le passività. Conoscere la tua situazione finanziaria ti offre informazioni utili sulle risorse che puoi reinvestire e ti aiuta a fissare obiettivi realistici.
Stabilisci chiaramente i tuoi obiettivi finanziari a lungo e a breve termine. Ti stai preparando alla pensione, stai risparmiando per un acquisto importante o accumulando un fondo d’emergenza? In ogni caso, è importante stabilire obiettivi finanziari in linea con un orizzonte temporale.
Valuta la tua propensione al rischio o la tua tolleranza alle oscillazioni e all’eventuale volatilità del mercato. Così puoi stabilire un quadro affidabile per sviluppare un piano d’investimento specifico per i tuoi obiettivi finanziari.
Il rating di un’obbligazione indica la sua solvibilità. Più basso è il rating, maggiore è la probabilità che l’obbligazione vada in default e tu perda l’investimento. In base al sistema di rating di Standard & Poor’s, il rating più alto per un’obbligazione è AAA. Il rischio di insolvenza più elevato è associato alle obbligazioni di bassa qualità o “spazzatura”, ovvero tutte le obbligazioni con un rating C o inferiore.
Le obbligazioni perdono valore man mano che i tassi di interesse aumentano. La possibilità che i tassi di interesse cambino prima dello scadere dell’obbligazione è nota come rischio di tasso di interesse. Tuttavia, è difficile prevedere per tempo l’andamento del mercato. Pertanto, quando si esaminano le condizioni economiche o di mercato, bisogna sempre tenere conto dei propri obiettivi finanziari a lungo termine.
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